Testamento votivo di Donna Hojo

Testamento votivo di Donna Hojo

Testamento votivo della moglie di Takeda Katsuyori, rivolto al bodhisattva Hachiman. Il documento risale al 1582.

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Lettera di Ekei a Sase Sanza

Lettera di Ekei a Sase Sanza

Lettera del monaco zen Ankoku-ji Ekei a Sase Sanza, servitore del clan Mori. Il documento risale al 1583.

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Lettera di Oda Nobunaga a Nene

Lettera di Oda Nobunaga a Nene

Lettera privata di Oda Nobunaga a Nene, moglie di Hideyoshi. Il documento risale al 1581.

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Lettera di Uesugi Kenshin a Irobe

Lettera di Uesugi Kenshin a Irobe

Lettera di sentimento di Uesugi Kenshin per Irobe Katsunaga. Risale al 1561.

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Samurai o non samurai: Il caso Yasuke

Samurai o non samurai: Il caso Yasuke

Questo autunno, Assassin's Creed ci porta nel Sol Levante dei samurai con la storia di Yasuke, l'africano al servizio di Oda Nobunaga. Yasuke, portato in Giappone dai missionari europei, impressionò per il suo aspetto esotico e la sua imponente costituzione. Il videogioco targato Ubisoft lo ha fatto diventare un caso mediatico e ora in molti si domandano se fu davvero un samurai. In questo post do il mio personale parere, sulla base delle informazioni certe che ci sono giunte dall’epoca Sengoku, e basandomi sulle mie esperienze di studio in storia del Giappone medievale. Si è tentati di credere che un samurai fosse un semplice energumeno con predisposizione alle arte marziali e attenzione alla ricerca filosofica e alla meditazione. In realtà, il samurai di epoca Sengoku era una figura molto più complessa, il cui status era definito da ciò che faceva per il suo padrone e da ciò che riceveva in cambio per i suoi servigi. Addentrati in un viaggio tra fonti frammentarie, manufatti sospetti e incomprensioni epocali, per sapere tutte le informazioni che ci sono giunte su una figura unica della storia del Giappone, e scopri se quello che Yasuke ha fatto e ottenuto durante il suo servizio è realmente la prova più tangibile di una identità nobile.

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Castelli nipponici: i rifugi dei samurai

Castelli nipponici: i rifugi dei samurai

Tra i tanti edifici per cui è famoso il Giappone ci sono i castelli. Quelli che tutti conoscono furono eretti in tempi di pace, e mascherano la loro vera natura con restauri moderni. Ma esiste un secondo tipo di fortezze nel Sol Levante: vestigia di un'era di guerre incessanti, e che oggi sono solo tracce sbiadite nel paesaggio. In questo post parlo di queste fortezze, che da bastioni inespugnabili si sono trasformati in semplici sentieri tra le colline, arrendendosi al regno di Madre Natura. Ma com'erano questi castelli originariamente? Tutti credono fossero delle torri maestose, e sono ignari delle difese ingegnose che li caratterizzavano. I fossati profondi, gli scavi nei terreni ripidi, i dossi strategici... ogni elemento era pensato per rallentare e confondere gli assalitori. Plasmati dalle storie di grandi daimyo, queste strutture si sono trasformate da isole di difesa ostinata a simboli di potere politico. Preparatevi a esplorare un mondo dove la storia si intreccia con la leggenda e ogni pietra è il frammento di un passato epico.

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