Oggi vi porto un documento curioso: una lettera che Oda Nobunaga scrisse a Nene, moglie del suo servitore Hideyoshi (chiamato anche “Tokichirō” e “Hashiba” – i samurai cambiavano nome e cognome di continuo).
Nobunaga si rivolge a una donna, e questo la capiamo anche dallo stile di scrittura: il documento è scritto quasi solo in kana, il sistema impiegato nel mondo femminile. I caratteri cinesi erano invece riservati ai testi burocratici maschili.
Siamo nel 1581: è appena stato completato il castello di Azuchi, meta di visite prestigiose, e Nene si reca lì. Dal tono della lettera sembra che la donna si sia sfogata con Nobunaga durante l'incontro, esprimendo il timore che Hideyoshi si stesse cercando un’altra compagna.
Non sappiamo cosa la visitatrice e il padrone di casa si siano detti di persona, ma la risposta di Nobunaga ci resta in questa lettera: calorosa, affettuosa ma anche rispettosa… e con una frecciatina al marito, chiamato scherzosamente “topo pelato”.
Questa fonte privata ci regala un raro scorcio sul lato intimo del mondo samuraico, e ci mostra un Nobunaga meno “signore della guerra” e più umano.