di Alessandro Amitrani
Nel Giappone medievale, il ventaglio non era un semplice accessorio: il suo utilizzo quotidiano andava ben oltre l’allontanare il calore.
Era uno strumento di comunicazione, impiegato in contesti specifici da determinate persone, ma spesso presente in ogni situazione pubblica di rilievo.
Riservatezza femminile
Per le donne era uno strumento di difesa da sguardi indiscreti. Nell’epoca Heian, la riservatezza femminile era fortemente regolata dalle norme sociali, e i contatti con uomini esterni alla famiglia erano ridotti al minimo. Durante i viaggi, si tenevano chiuse nei portantini e, se dovevano parlare con qualcuno, si assicuravano sempre che la tendina del mezzo di trasporto fosse ben abbassata. Questa schermatura veniva mantenuta anche negli incontri nella stanza privata della donna.
L'imperatore faceva i ricevimenti ufficiali alla stessa maniera, specialmente con persone che incontrava per la prima volta. Nessun estraneo poteva permettersi di osservarlo direttamente: doveva esserci una stuoia verticale frapposta tra lui e il visitatore, per ostacolare il contatto visivo.
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Quando non erano in viaggio o nelle loro camere, le donne utilizzavano il ventaglio al posto della tendina. Questo avveniva, ad esempio, durante spettacoli teatrali, quando uomini curiosi osservavano nella loro direzione. In questi casi, il ventaglio veniva sollevato o inclinato in modi diversi per modulare il contatto visivo: poteva impedire completamente lo sguardo o lasciar intravedere solo una parte del volto, rispettando le norme di riservatezza e al tempo stesso permettendo una forma di comunicazione discreta.
Poesia e corteggiamento
Sui ventagli si scrivevano anche dei messaggi, e non solo: Nel famoso romanzo "Genji Monogatari" ci sono diverse scene in cui dei personaggi leggono delle poesie scritte su un ventaglio.
和泉市久保惣記念美術館
書画百扇貼交屏風 薊図下絵和歌扇
I giapponesi amavano scambiarsi regali, ma regalare un ventaglio richiedeva attenzione: questi oggetti erano infatti riservati a persone intime, e donarne uno costituiva un gesto di affetto o di amore. La pratica riguardava sia persone di sesso opposto sia dello stesso sesso. Rapporti omosessuali erano presenti e riconosciuti in diverse forme lungo tutta la storia del Giappone, fino alla fine dell’epoca moderna.
Il ventaglio come arma
Vi era poi l'uso come strumento bellico.
Durante un consiglio di guerra, solo il signore poteva reggere il ventaglio in mano, e lo avrebbe usato per scandire le fasi dell'incontro, ad esempio chiudendolo e usandolo per indicare la persona a cui voleva dare la parola.
Il ventaglio di cui ho parlato finora era quello classico, fatto di legno e carta, ma ne esistevano anche di altri tipi, utilizzati esclusivamente dai samurai.
Esisteva il gunpai, per esempio, un ventaglio da guerra che i grandi signori feudali usavano nel corso delle battaglie per dare indicazioni ai loro soldati, dal sicuro delle retrovie. Erano fatti con materiali robusti e, data anche la forma particolare, potevano essere usati a mo' di scudo.
東京都神社庁
軍配団扇
Una volta il grande Takeda Shingen fu aggredito da un uomo a cavallo mentre si trovava nel suo accampamento. Senza il tempo di estrarre la katana, parò i colpi dell’avversario con il suo ventaglio da guerra, salvandosi la vita.
Shingen dovette improvvisare con ciò che si trovava in mano in quel momento, ma tecnicamente esisteva un ventaglio che si usava per la difesa personale. Si tratta del "tessen", il ventaglio di ferro. L’arte marziale che ne studia l’uso, il tessen-jutsu, è ancora praticata oggi. La funzione del tessen non era uccidere, ma disarmare l’avversario, deviando il primo colpo e facendolo cadere a terra. Probabilmente era l’unico strumento difensivo che i samurai potevano portare durante incontri con personaggi di alto rango, come lo shogun.