Castelli nipponici: i rifugi dei samurai


Castelli nipponici: i rifugi dei samurai

Di castelli in Giappone ne esistono due tipi: quelli "fantasma" e quelli "finti". I primi risalgono all'era delle guerre, i secondi appartengono alla lunga pace dell'epoca moderna.

I samurai hanno costruito fortezze durante tutto il corso del Medioevo, ma inizialmente abitavano in edifici diversi. Si trattava di residenze pensate per una vita comoda, più che ripari in caso di attacco. I castelli divennero luoghi di abitazione stabile durante l'epoca degli stati combattenti (siamo nel sedicesimo secolo). A questo punto l'arcipelago era in guerra continua e il governo centrale era virtualmente inesistente. 

Non ci è rimasto nulla di questi castelli, solo un vago profilo di muretti, fossati e dossi scavati nel terreno. Questo è il motivo per cui li ho definiti "castelli fantasma". Un esempio di queste roccaforti è il "castello" di Hachioji a Tokyo. Questa "fortezza che non c'è" si trova sulla sommità di una collina di 480 metri, la quale, però, non ospita un singolo edificio di epoca medievale, ma solo pietre, alberi, cartelli, e tante scale di legno che conducono alla cima. la scalata non vi condurrà ad alcun bastione, ma solo a un piccolo santuario di epoca recente costruito per pacificare gli spiriti dei morti. 

I giapponesi usano i siti di questi "castelli" come percorsi di trekking, e solo gli appassionati di storia conoscono le vicende occorse in tali luoghi remoti in cui la mano dell'uomo sembra essere stata cancellata dalla natura.

Ben più famosi sono i castelli "finti", costruiti o ristrutturati durante gli oltre duecento anni di pace dell'epoca moderna (diciassettesimo e diciottesimo secolo). Un esempio è il castello di Odawara, che si trova non troppo lontano da Tokyo. Se lo visitate, troverete un semplice palazzo-torre sulla cima di una collina, con all'interno un vero e proprio museo che mostra oggetti di varie epoche, documenti storici, mappe e persino dei video-documentari. Non proprio quello che avreste trovato al suo interno se lo aveste visitato trecento anni fa. Nel castello di Osaka potete incappare persino in un ascensore.

In aggiunta, molti di questi castelli furono distrutti per via di calamità naturali o dei bombardamenti americani durante la guerra. Quindi sono in gran parte rifatti anche all'esterno, basandosi sulle mappe e sulle informazioni documentate che sono rimaste sul loro aspetto originale . Credo si capisca perchè ho parlato di "castelli finti".

Ma come erano questi castelli originariamente?

Prima di rispondere alla domanda, una precisazione. In giapponese con il termine "castello" non si indica una struttura unica come quella della foto che vedete sopra. Quello lì è un semplice "dongione", ossia un torrione molto alto e appariscente che fungeva da residenza del signore feudale. Il "castello" era invece l'insieme di tutti gli edifici collocati in una zona specifica, solitamente chiusa da un fossato o una cinta muraria... una cinta muraria che, in epoca medievale, era costruita usando terra e argilla, non pietra.

Nella foto in basso, tutto ciò che sta all'interno del bacino d'acqua è "castello". La costruzione in alto a destra indicata come 天守 è semplicemente il dongione principale. Il motivo per cui vedete molte mura in pietra, è perchè questo castello è di epoca moderna, non medievale.

たびよみ 旅の魅力を発信するメディサイト

【美しき天守へ】家康の城 江戸城の歩き方

Questo in basso invece è il castello di Takashima nella prefettura di Nagano, che presenta edifici multipli e una cinta muraria. Fu costruito quando le guerre erano già terminate, e per come appare oggi è piuttosto piccolo e mal difeso, ma rende l'idea.

Fatta questa promessa, proseguiamo nella spiegazione.

Dimentichiamoci dei castelli finti, e soffermiamoci su quelli fantasma. Non sappiamo quasi nulla di come apparissero all'interno, ma sappiamo molto dei loro sistemi di difesa esterni.

Le roccaforti in epoca di guerra potevano essere in altura o in piano. Nel primo caso c'era ben poco da costruire, e quindi ci si affidava alla natura. L'intervento umano era volto a rendere la salita ancora più ripida per gli invasori, svolgendo degli scavi. Nella foto in basso, la linea viola tratteggiata mostra come era il terreno prima degli scavi effettuati dai difensori. le piccole scarpate segnate in giallo sono il risultato delle modifiche sulla conformazione del terreno. Immaginate la fatica che doveva fare un soldato che saliva per raggiungere il castello.

犬山城を楽しむためのウエブサイト

犬山城・切岸(きりぎし)

C'erano poi dei fossi scavati in successione, per impedire ai nemici di spostarsi lateralmente mentre salivano. Gli invasori erano costretti ad avanzare muovendosi solo in avanti. Questi fossi hanno un nome specifico in giapponese che, tradotto letteralmente, suona come: "gruppi di fossi verticali a forma rincalzata". La rincalzatura è un modo con cui i contadini zappano la terra, molto comune in Giappone. In questo caso, la tecnica era messa al servizio dei signori della guerra per tutt'altro scopo.

朝日新聞デジタル

攻め上る気がなえる恐怖の城 続・まもなく山ごと消滅する南山城

城びと

城歩き編 17 堀の役割と種類を見てみよう

Green Snap

畝の作り方|幅や高さはどのくらい?簡単にできる畝立てのやり方とは?

Nel caso dei castelli in pianura, invece, l'area veniva modificata maggiormente, scavando fossi e innalzando dossi. I castelli di montagna erano difendibili più facilmente, ma offrivano poco spazio per costruire. Quelli in piano erano invece più esposti ma anche più estesi.

goo BLOG

謙信の居城春日山城を訪ねる

Kagawa Gallery - 史料館

204 高岡城

I fossati che circondavano i castelli erano riempiti d'acqua, se le circostanze lo permettevano, e se il clan locale aveva il tempo e le risorse per colmare quelle profonde depressioni nel terreno. Nella maggior parte dei casi, però, i samurai erano costretti a lasciarli vuoti. Non tutti i grandi signori feudali erano tanto ricchi e potenti da adottare sistemi di costruzione avanzati.

Erano presenti anche fossi meno profondi, aventi lo scopo di rallentare l'avanzata nemica. Questi erano però un'arma a doppio taglio, perchè i nemici potevano usarli per trovare riparo dai difensori che gli scaricavano addosso frecce, pietre e proiettili: i fossi diventavano vere e proprie trincee a uso e consumo degli attaccanti. La cosa migliore da fare era intervallare i fossi con dei dossi, in modo che i nemici fossero costretti continuamente a salire e scendere mentre tentavano di raggiungere la fortezza nemica. Così avrebbero faticato a mantenere l'equilibrio, e sarebbero stati più esposti agli attacchi nemici.

Un esempio peculiare è quello del castello di Yamanaka, dove l'alternanza tra dossi e fossi è scandita a "scacchiera". Per raggiungere la fortezza (oggi non più esistente), bisognava superare delle depressioni rettangolari. La conformazione, simile a quella di un celebre snack, ha reso famoso questo sito storico, che oggi è conosciuto dai giapponesi come "waffle castle".

城郭放浪記

伊豆 山中城

城びと

STEP1【山中城の弐】インスタ映えだけじゃない! 障子堀の恐ろしさを知る

Altro elemento che contribuiva enormemente alla difesa era il cosiddetto umadashi. Questo termine letteralmente significa "far uscire i cavalli", e indicava un ingresso arzigogolato che gli assedianti dovevano oltrepassare per poter dilagare nel castello. Era pensato in modo tale che i nemici fossero costretti ad ammucchiarsi in uno spazio stretto, dove potevano essere colpiti contemporaneamente da più lati, completamente esposti alle armi da lancio dei difensori. Questa conformazione rendeva fastidioso uscire dal castello, ma costituiva anche un vero e proprio inferno in terra per coloro che volevano mettere le mani su una roccaforte nemica.

朝日新聞デジタル

武田の城か徳川の城か 教科書的な「丸馬出」が残る名城 諏訪原城

城びと

40回【構造】お城の防御設備・馬出はどうやってお城を守るの?

I castelli erano divisi a compartimenti stagni. Possiano individuarne principalmente tre: l'area interna 本丸, quella intermedia ニの丸 e quella esterna 三の丸. Riporto gli ideogrammi così potete vederli nella foto in basso.

城びと

理文先生のお城がっこう

城歩き編 10 縄張りの形

Il signore feudale viveva sempre nella zona più interna, che era l'ultima a essere espugnata. Gli assedi era un affare lungo, perchè i nemici avrebbero dovuto conquistare una zona alla volta. Non si potevano conquistare tutto il castello in un colpo solo. Per questo motivo, i samurai invece che combattere preferivano assediare le fortezze e aspettare che i nemici cedessero per la fame, oppure corrompevano qualche fazione di guerrieri che viveva all'interno o, ancora, inviavano degli infiltrati per operazioni di sabotaggio. Come dice il famoso stratega cinese Sun tzu: "la guerra migliore è quella che non viene combattuta", motivo per cui i samurai non ricorrevano alle armi se potevano raggiungere i loro obiettivi con la politica.

Contrariamente a quanto si crede, i giapponesi del Medioevo non usavano mura di pietra, e non costruivano dongioni maestosi dove opporre l'estrema difesa. Entrambi questi elementi furono aggiunti sul finire dell'epoca di guerra, e sviluppati maggiormente durante il periodo della lunga pace. Inoltre, il primo a introdurre entrambi fu Oda Nobunaga. Egli era un uomo molto diverso dagli altri daimyo (signori feudali) della sua epoca. I daimyo di questa complicata fase storica vivevano in strutture non dissimili da quelle dei propri servitori, ed evitavano di apparire più forti di loro. Nei fatti non lo erano, e l'Era degli Stati Combattenti fu causata proprio dalle continue lotte tra daimyo e vassalli, che si facevano le scarpe a vicenda. I signori feudali giapponesi non erano le figure maestose e onnipotenti che la tradizione ci riporta, ma piuttosto individui fragili che dovevano venire a compromessi per sopravvivere.

Nobunaga era uomo di tutt'altra natura. Lui fu il primo a voler chiaramente mostrare ai propri servitori di "stargli sopra". Le numerose roccaforti dove trascorse la sua vita sono state analizzate dall'archeologo Senta Yoshihiro. Quanto segue è un'analisi di questo famoso esperto di castelli.

Secondo Senta, Nonunaga avrebbe cambiato drasticamente la struttura dei castelli principali dove visse durante la sua lunga epopea. Questo daimyo era una sorta di Carlo Magno, sempre in movimento, e spostava la propria residenza continuamente da un luogo all'altro, man mano che il suo dominio cresceva. Il primo castello in cui Nobunaga usò delle pietre fu quello di Komaki, e le fece impilare esclusivamente attorno alla propria struttura, sebbene il complesso includesse altri edifici dove abitavano comandanti di alto profilo. Non era normale che un daimyo mostrasse in maniera tanto sprezzante ai suoi samurai di considerarsi più importante di loro.

Ma ben più famoso di Komaki é il castello di Azuchi. Qui Nobunaga fece le cose in grande, facendosi costruire un torrione gigantesco in cima a una montagna, da dove poteva osservare suoi samurai che abitavano più in basso.

美術展ナビ

歴史探偵「VR検査!信長の安土城」タイムスリップの感覚で信長の内面に迫る 315日夜放送

Il castello è andato distrutto e non sappiamo bene come apparisse ma, secondo le ricostruzioni di Senta, Nobunaga avrebbe avuto una sorta di veranda da cui non solo poteva osservare tutti i suoi samurai, ma anche farsi vedere mentre lo faceva. Quando ordinò la costruzione di questo castello, l'uomo era all'apice del suo potere e non temeva di essere colpito dai suoi nemici.

Ma la tracotanza lo condusse alla rovina.

Uno dei suoi servitori, Akechi Mitsuhide, tradì Nobunaga e lo colpì mentre si stava preparando per una campagna militare. Il vanitoso daimyo fu ucciso, e il suo carnefice raggiunse poi il castello di Azuchi, che fu dato alle fiamme. Non sappiamo se a distruggerlo fu Mitsuhide o i fedelissimi di Nobunaga, sta di fatto che questo complesso maestoso dimostrò di essere adatto a una gara di fotografie, ma non a fare da setting per uno scontro militare. In questo aspetto fu un brillante precursore dei castelli "finti" di epoca moderna. 

Ad ogni modo, il nuovo stile lanciato da Nonunaga piacque anche ai suoi successori, che ereditarono il dominio del Giappone. Per questo motivo le mura di pietra e i dongioni furono implementati in tutti i castelli dell'arcipelago. Le roccaforti erano ormai dei semplici status symbol dei samurai, esattamente come le katana, ma non erano necessari per la sicurezza dei daimyo, dato che le guerre erano finite. 

Nobunaga e il successore Hideyoshi avevano la loro base di potere nel Giappone centro-occidentale, ed è proprio in queste regioni che si diffuse l'uso dei muri in pietra e dei dongioni, mentre quelli orientali puntavano sulla combinazione di fossati, dossi e umadashi. I castelli di Takeda Shingen e quelli dell'allora giovane Tokugawa Ieyasu (entrambi potenti signori del Giappone orientale) vantavano questi sistemi di difesa. Per questo motivo, un celebre aforisma attribuito a Shingen dove si dice che "le persone sono (importanti come) castelli, fossati e mura di pietra", va considerato postumo. Shingen non può aver parlato di mura di pietra, per il semplice motivo che i suoi castelli non le usavano in quell'epoca. 

Nella foto in basso potete vedere un confronto tra un castello di epoca medievale (a destra) e moderna (a sinistra). O, per usare un'altra distinzione: un castello giapponese "orientale" a destra, e uno giapponese "occidentale" a sinistra.

城びと

超入門! お城セミナー

2 【構造】「山城」と「近世城郭」の違いって何?

Alla fine, il Giappone passò sotto il comando di Tokugawa Ieyasu, il quale, sebbene fosse un uomo dell'est, concluse che lo stile di costruzione lanciato da Nobunaga e diffuso da Hideyoshi fosse più gradevole a vedersi di quello tradizionale adottato nella sua regione. L'ormai anziano Ieyasu decise di implementare mura di pietra e dongioni anche nei propri territori, sul finire dell'epoca medievale. E questo è il motivo per cui i castelli "finti" che trovate nel Sol Levante appaiono in quel modo in tutto l'arcipelago, incluso il Giappone orientale.